Benvenuto

Appartengo a quel gruppo di artisti, o forse a quella generazione di artisti o popolo di artisti, poiché ce ne sono stati in ogni tempo, che pensano di poter cambiare il mondo in cui viviamo. E' quella che chiamo la partecipazione al sogno collettivo, cioe' ho l'impressione che in futuro l'arte sara' una partecipazione al sogno collettivo in un modo o nell'altro, oppure non sara' affatto e per quanto mi riguarda non e' un problema se l'arte esiste o no, purché la gente sia felice. Robert Filliou 1986 .


martedì 6 marzo 2012

Cosi Lontani Cosi Vicini



Navigando sul web abbiamo trovato due notizie cosi lontane ma allo stesso tempo cosi vicine. Lontane in senso geografico, vicine nell'iniziativa.
La prima notizia riguarda un famoso gruppo di artisti spagnoli "BoaMistura" che hanno realizzato un progetto, chiamato Luz nas Vielas, in una favelas a San Paolo (Brasile), intento a colorare totalmente strade, case, portoni, scale della favelas stessa, cercando attraverso il colore e la partecipazione diretta dei suoi abitanti, di dare un diverso aspetto a quel luogo degradato. Una trasformazione attraverso il colore.

La seconda notizia riguarda il VII Municipio di Roma, proprio dove risiede il Centro Culturale.
Qui il progetto si chiama "Morandi a colori" nell'ambito di Tor Sapienza "Quartiere d'Arte" e l'iniziativa è proprio quella di far diventare le mura abbandonate e degradate di questo quartiere, delle opere d'arte a cielo aperto, attraverso la partecipazioni di artisti come Aladin Hussain Al Baraduni. 
Insomma è proprio il caso di dire "Cosi Lontani Cosi Vicini", uniti nell'intento di far uscire l'arte dai musei per portarla a diretto contatto con i cittadini, per poterne usufruire ogni giorno, nella quotidianeità, senza dover andare dentro un apposito spazio museale.
Sempre a Roma, presso la sede del Pastificio Cerere, si inaugurerà (fino al 10 marzo 2012) il secondo appuntamento di "Postcard from" edizione 2012, progetto che vuole diffondere l'arte contemporanea nel contesto urbano, utilizzando i pannelli pubblicitari come tele per dipinti. Anche qui l'arte che rompe con la tradizione di essere chiusa in un contenitore, ed esce, si fa vedere, nei muri di periferia, nelle stradine delle favelas e agli incroci delle città, su cartelloni ora non più solo pubblicitari.
Qualche sito per reperire informazioni:
http://www.boamistura.com/
http://www.pastificiocerere.com/incorso/index.php
http://www.abitarearoma.net/index.php?doc=articolo&id_articolo=25909



Nessun commento:

Posta un commento