Benvenuto

Appartengo a quel gruppo di artisti, o forse a quella generazione di artisti o popolo di artisti, poiché ce ne sono stati in ogni tempo, che pensano di poter cambiare il mondo in cui viviamo. E' quella che chiamo la partecipazione al sogno collettivo, cioe' ho l'impressione che in futuro l'arte sara' una partecipazione al sogno collettivo in un modo o nell'altro, oppure non sara' affatto e per quanto mi riguarda non e' un problema se l'arte esiste o no, purché la gente sia felice. Robert Filliou 1986 .


giovedì 4 giugno 2015

Presentazione VINCERE IL CONFINE


Presentazione della pubblicazione - a cura della ricercatrice Adriana Goni Mazzitelli, ed. Aracne - sulle esperienze compiute negli ultimi quattro anni a Tor Sapienza insieme al Centro Culturale Michele Testa!

Presso il Casale Michele Testa, Viale Filippo de Pisis n.1, venerdì 5 giugno 2015 dalle ore 18.30 alle ore 20.00.

Le buone pratiche di convivenza fra cittadini attraverso molteplici collaborazioni, competenze e saperi interdisciplinari grazie alle metodologie della Globalità dei Linguaggi, del Video Partecipato, dell'Arte Civica.

I cittadini di Tor Sapienza raccontano Tor Sapienza e le sue eccellenze.
Grazie a Francesco Genovesi, Presidente del Centro Sociale Anziani Michele Testa, e al suo comitato per la pronta volontà a collaborare a questo evento cittadino.

Nicola Caravaggio
(Presidente Associazione e Centro Culturale Michele Testa)



VINCERE IL CONFINE
Percorsi di convivenza tra comunità rom, comunità straniere e territori: valori e limiti nelle esperienze di Tor Sapienza

Introducono:
Marco Brazzoduro (Professore Politiche Sociali La Sapienza)
Adriana Goni Mazzitelli (Ricercatore Dipartimento Studi Urbani - Università RomaTre),
Paola Grillo (Scuola Globalità dei Linguaggi - Associazione InCorporArtes)

Intervengono:
Alfredo di Fante (Agenzia di Quartiere Tor Sapienza)
Tiziana Rio (Associazione l’Abbraccio)
Giuseppe Giorgioli (Comitato di Quartiere Tor Sapienza)
Sara Bautista (Comunitá Peruviana)
Pruna Sejdovic (Famiglie Rom Campo di Via Salviati)
Bruno Cecchini (Comitato di Quartiere Casale Rosso)
Carlo Gori (Centro Culturale Giorgio Morandi)
Stefania Minciullo (Teatro Biblioteca Quarticciolo)
Gianluca Staderini (Popica Onlus)
Fabio Ciconte (Terra Onlus)
Francesco Genovesi (Centro Sociale Anziani Michele Testa)
Remo Pancelli (Associazione Antropos)
Nicola Caravaggio (Centro Culturale Michele Testa)

Sono stati invitati:
Ignazio Marino (Sindaco di Roma)
Francesca Danese (Assessore politiche sociali Comune di Roma)
Erica Battaglia (Presidente Commissione Politiche Sociali Comune di Roma)
Giammarco Palmieri (Presidente Municipio RomaV)
Alessandro Rosi (Assessore politiche sociali Municipio RomaV)
Emiliano Sciascia (Presidente Municipio RomaIV)
Maria Muto (Assessore politiche sociali Municipio RomaIV)
Don Paolo Iacovelli (Parroco Santa Bernadette)

Modera:
Antonio Viccaro (Portavoce Rete Territoriale Roma Est)

Organizzato da:
Centro Culturale Michele Testa e Università degli Studi Roma Tre 

In collaborazione con:
Centro Sociale Anziani Michele Testa


Con il patrocinio del Municipio Roma V

martedì 19 maggio 2015

LA NASCITA DEL QUARTIERE DI TOR SAPIENZA NEL RICORDO DEL SUO FONDATORE MICHELE TESTA






Siamo lieti di poter incontrarvi tutte e tutti per approfondire e festeggiare insieme il 92° anniversario della nascita di Tor Sapienza, attraverso la storia del nostro quartiere, insieme alla vita e alle opere di Michele Testa, il nostro fondatore.

Lo faremo come cittadini e come tante realtà territoriali, accompagnati dal Prof. Nicola Marcucci e da Rita Mattei che da anni stanno valorizzando l'importanza di non dimenticare le nostre radici, per dare continuità e vigore all'azione di costruzione del nostro presente e del nostro futuro.


L'Associazione Culturale Michele Testa - Tor Sapienza,
in collaborazione con il Centro Sociale Anziani Michele Testa, i Centri Culturali Municipali Michele Testa e Giorgio Morandi, l'Associazione 16 febbraio - L'Albero della Vita, l'Associazione Amici del Cinema, l'Agenzia di Quartiere Tor Sapienza, il Comitato di Quartiere Tor Sapienza, la Rete Territoriale Roma Est, Metropoliz, con i rappresentanti del Municipio V e di tutte le realtà aderenti,

presenta

LA STORIA DEL QUARTIERE, LA VITA E LE OPERE DI MICHELE TESTA
per il 92° Anniversario della nascita di Tor Sapienza.

Conferenza a cura di Rita Mattei

Introduzione del Prof. Nicola Marcucci 

Mercoledì 20 Maggio ore 17
Presso l'Istituto Comprensivo "Piazza De Cupis", in Piazza Cesare De Cupis n.20
(Si ringrazia caldamente per l'ospitalità)


Con il Patrocinio del Municipio V di Roma Capitale




Nicola Caravaggio
(Presidente Associazione e Centro Culturale Michele Testa)

giovedì 16 aprile 2015

Semi di RappORTI


Il prossimo sabato ci vede impegnati nella tanto attesa installazione delle vasche in legno per la messa a dimora delle tanto amate piantine che le bambine e bambini hanno visto nascere dal semino curato in questi mesi durante i laboratori al Centro Culturale, seguiti con passione e capacità dagli operatori di Terra! Onlus.

Bene!

Un altro segnale di senso e soprattutto di continuità su quanto fatto negli ultimi anni, nella convinzione che creare momenti di convivialità tra i cittadini, le famiglie e soprattutto i tanto figlioli del quartiere Tor Sapienza e del territorio, ripaga dei numerosi sforzi che tutte e tutti noi affrontiamo quotidianamente.

Il programma completo dell'iniziativa lo trovate sul sito di Terra! Onlus.

Appuntamento per sabato 18 aprile dalle ore 10.30 presso il Casale Michele Testa, Viale Filippo de Pisis n.1.

Grazie alla collaborazione con Terra! Onlus e il sostegno dell'Ufficio 8x1000 della Chiesa Valdese, il Centro Culturale può vantare un'ulteriore offerta gratuita per i partecipanti a queste iniziative, per godersi le prime giornate di bel tempo insieme, presso il Casale Michele Testa!

A presto!
Nicola Caravaggio
(Presidente Associazione e Centro Culturale Michele Testa)

venerdì 13 marzo 2015

PER UNA STORIA DI TOR SAPIENZA E DEL SUO RIVOLUZIONARIO FONDATORE: MICHELE TESTA



Condividiamo l'ottimo articolo su Michele Testa a cura di Rita Mattei, socia fondatrice dell'Associazione Culturale Michele Testa, per conoscerlo meglio e di più.
Nicola Caravaggio
(Presidente Associazione e Centro Culturale Michele Testa)

Ripartiamo dalla storia, conservando la memoria, per uscire dall'anonimato. Dopo i fatti cruenti avvenuti in Viale Giorgio Morandi l’11 novembre 2014, sassaiole scontri tra un gruppo di cittadini che sia pure folto non può essere rappresentativo in toto di 16.500 abitanti, lasciamo parlare la storia di cui anche le periferie sono ricche. 
di Rita Mattei (*)

La nascita di Tor Sapienza è certamente un esempio unico. Con grande commozione L'associazione culturale e ricreativa Tor Sapienza negli anni Ottanta, in seguito ad una ricerca volta a ricostruire l’origine del quartier,e scoprì la figura del suo fondatore Michele Testa facendola emergere in tutto il suo spessore. Testa nasce a Cercemaggiore (Cb) il 1° Aprile 1875, da una modesta ma dignitosa famiglia di contadini, dotato di vivace intelligenza e spirito critico, viene così valorizzato dalle persone colte del paese che gli finanziano gli studi. Si diploma a Melfi Geometra e perito agrimensore. Ritornando a Cercemaggiore si schiera contro il potere locale, gli ultimi feudatari rimasti, difendendo i contadini dai loro soprusi e denunciando un sistema di tangenti. Eletto consigliere comunale rifiuta con grande spirito innovativo di giurare in nome del Re, introducendo in anticipo il giuramento in nome del popolo italiano! Forte è l’ira del potere locale che lo classifica come eversivo e ribelle.

In seguito, Michele Testa adempie al servizio militare congedandosi come ufficiale di complemento. Si sposa, ma non trova lavoro per lo scontro avuto con i forti poteri locali; fortunatamente vince un concorso alle ferrovie e gli viene assegnata la stazione di Castro Pofi in Ciociaria, centrale sulla linea Roma-Napoli via Cassino. Da lì segue i primi movimenti socialisti a Napoli, i comizi di Arturo Labriola all’università campana e si impegna quale delegato sindacale nella lotta per la riduzione dell'orario di lavoro. 

Le ferrovie dello stato lo puniscono trasferendolo alla stazione di Cervara (oggi Tor Sapienza) perché posta in zona malarica. Siamo verso la fine del 1914: inizia qui la storia di Tor Sapienza. Michele Testa si interessa da subito alla bonifica del territorio, tuttavia l’arrivo della guerra allontana di pochi anni il suo progetto: nel 1919 sfrutta la legge Ricci. fondamentale per il completamento della bonifica delle terre malariche. 

Inizia qui il suo sogno volto a costruire Tor Sapienza che definisce la sua più bella creatura, nata per diventare il granaio di Roma, con colture intensive di grano, fieno e ortaggi. Con questi propositi costruisce la "Cooperativa Tor Sapienza” per la colonizzazione dell’agro Romano lavorando e riuscendovi per l’acquisizione di complessivi 35 ettari di terreno dai Duchi Salviati e dai prìncipi Lancelotti ed ottenendo nel gennaio del 1922 un mutuo di 800.000 lire per la costruzione delle prime 25 villette ponderali. 

Arriva così ad inaugurare, il 20 maggio 1923, la borgata Tor Sapienza costruita a misura d’uomo con progetti di strade fognature, rete idrica, illuminazione, condotta medica, teatro e mercato. La Cooperativa sapientemente amministrata da Michele Testa era in attivo di 12.000 lire con in arrivo due milioni e mezzo di mutuo per l’ampliamento e le strutture necessarie. Era il 1924 l'anno dell'assassinio di Matteotti, gli anni dello squadrismo del fascismo emergente che attaccò violentemente con numerose aggressioni Michele Testa costretto in quell'anno a lasciare la presidenza della cooperativa, dalla quale sarà espulso definitivamente nel 1929 per averne chiesto i conteggi. I fondi naturalmente sparirono. 

Da allora in scacco alle leggi che vietavano la costrizione nell'agro romano si cominciò a costruire con permessi provvisori a £ 500 che diventavano definitivi dietro il pagamento di 2000 lire di tangente! Estromesso dall’impiego in ferrovia, con il pretesto di scarso rendimento prosegue a fatica nel suo lavoro di geometra e perito agrimensore. Notevole la sua preparazione culturale che spazia dai classici fino ad autori più vicini ai suoi tempi: Giuseppe Giusti, Heine, Victor Hugo. Colpito da una grave malattia che lo trattenne nel 1927 per ben 4 mesi all'ospedale, scrive numerose poesie e trattati tra cui La culla del Sannio ed una lunga recensione per il Touring Club "Dall'Adriatico al Tirreno". 

Nella convalescenza inizia un diario tuttora inedito di notevole spessore in cui mette in parallelo la storia locale e nazionale con il mondo che avanza; l’Italia è ridotta a «Nazione Carnevale» in cui vige l’oligarchia con il dominio del duce su tutti, la «libertà è putrefatta» in un grande «cimitero del pensiero». 

Profeta in patria, Michele Testa prevede la guerra «con tutte le sue brutture», fa parlare la statua di Pasquino che dice a Mussolini «a te t'appiccano», circostanza avveratasi. Prevede l’emigrazione dall’Etiopia quale conseguenza della politica coloniale del fascismo; per il suo dissenso all’intervento in Etiopia viene condannato a un anno di confino a Padula (Sa). Amato da tutto il quartiere, numerosi abitanti del quale si auto-tassarono e un gruppo di essi si recò a Padula in macchina per portargli medicine, vestiti e 500 lire frutto della solidarietà popolare. 

Dopo tante sofferenze, Testa muore a Tor Sapienza circondato dall’affetto della famiglia e del quartiere il 24 settembre 1944 senza poter vedere la fine della guerra e la riconquistata libertà. 

Numerose sono le associazioni del quartiere che utilizzano le sue buone prassi per la soluzione dei problemi, in primis l'Associazione Culturale Michele Testa (già Associazione Culturale e Ricreativa Tor Sapienza), il Centro Culturale Municipale Michele Testa, il Centro Culturale Municipale Giorgio Morandi, l’Agenzia di Quartiere, Metropoliz Lab e tante altre associazioni e numerosi comitati che lavorano contro il degrado per il bene comune. 

* Socia-fondatrice dell'Associazione Culturale Michele Testa.

venerdì 6 marzo 2015

UN PO’ DI MEMORIA STORICA PER LA CATARSI DELLA TRAGEDIA DI TOR SAPIENZA




Condividiamo l'ottimo articolo del nostro Presidente emerito, il Prof. Nicola Marcucci, pubblicato sul sito "La città futura".
Nicola Caravaggio
(Presidente Associazione e Centro Culturale Michele Testa)


Con la scusa di contrastare un degrado, che aveva precise cause strutturali economico-sociali, che si è fatto finta di non vedere, se ne è creato uno peggiore, finendo per evocare il fantasma del razzismo popolare. I sedicenti eredi delle Giunte Argan e Petroselli non ne sono stati i degni successori, in particolare negli anni seguiti alla Nakba dell’89. L’attuale Giunta comunale ha ignorato quella parte del quartiere Tor Sapienza che da sempre ha rappresentato la cultura e una politica di convivenza democratica. La sovranità popolare non deve rimanere un mero flatus vocis, ma un potere reale di cui i proletari si debbono riappropriare.
di Nicola Marcucci* 

Quello che è successo a Tor Sapienza, dallo scorso novembre a oggi, è stato sotto gli occhi di tutti e non c’è giornale, radio e tv che non se ne sia occupato. Ne ha parlato perfino il Papa, ma non il Presidente della Repubblica e neppure la Presidente della Camera che avrebbe avuto l’obbligo di intervenire a difesa dei diritti dei rifugiati politici che sono stati oggetto di una violenta manifestazione da contestatori locali letteralmente aizzati, plagiati e strumentalizzati da forze di estrema destra e dalla Lega, i quali hanno giocato non in proprio, ma a pensar male si potrebbe pensare su istigazione della Cooperativa 29 giugno, non tanto contro i rifugiati, ma contro la Cooperativa Un sorriso responsabile solo di essere una realtà economico sociale indipendente e rea di aver vinto il bando di concorso con cui si era aggiudicato l’appalto di gestione della Casa dei rifugiati politici sita in Viale Giorgio Morandi, un rione di Tor Sapienza. Insomma si è trattato presumibilmente di un falso bersaglio in quanto la vittima potrebbe apparire più la cooperativa che i rifugiati politici. Però, poi, l’intervento di Marino ha finito per danneggiare sia l’una che gli altri, perché, da una parte sono stati trasferiti i minori e dall’altra è stata danneggiata la cooperativa Un sorriso con perdite economiche e, soprattutto, con danni all’occupazione. 

In parole povere, il Sindaco Marino ha finito per esporsi alle critiche di quei “malpensanti” che lo potrebbero accusare di eseguire gli ordini di chi è finito in galera per i fatti di Mafia Capitale. E nemmeno questo è bastato, perché lo stesso Marino ha completamente ignorato quella parte del quartiere Morandi che da sempre ha rappresentato e rappresenta la cultura e una politica di convivenza democratica senza alcuna esclusione, per citare qualche esempio, il Centro Culturale Municipale Giorgio Morandi, l’Associazione Sant’Egidio, Antropos e altre ancora. Ora, al Morandi, comanda chi ha buttato fango sui cittadini, chi li ha usati, chi ha usato mezzi forti come bombe carta e incendi dei cassonetti,  insomma comanda il volto peggiore di chi si è comportato come nemico delle Istituzioni, come razzista e con tinte neofasciste e neonaziste. Eppure il Sindaco Marino si espone alle critiche di chi lo accusa di trattare con costoro e continua a ignorare chi ha compiuto un lungo cammino di progettazione per risanare il quartiere da tutti i punti di vista, perfino con un progetto di tipo europeo a cui lavorano più di 40 associazioni con finalità di grande valenza culturale, politica e sociale finalizzando tali progettualità all’inclusione sociale e alla riunificazione del territorio che attualmente è diviso in almeno quattro realtà: la Tor Sapienza Storica, la Tor Sapienza dei campi rom di Via Salviati, la Tor Sapienza della Città Meticcia di Via Prenestina, sita in una ex fabbrica dove è in atto un esperimento di inclusione sociale che va dai rom alle più diverse etnie del mondo e dove si sta realizzando un grande Museo a cielo aperto visitato da delegazioni di mezzo mondo ed infine la Tor Sapienza Morandi.

C'è da dire anche che prima dei sommovimenti al Morandi c’era stata una violenta contestazione anche nella Tor Sapienza storica da parte di un comitato di quartiere alleatosi per l’occasione con frange di neonazisti e neo fascisti nei confronti dei rom di Via Salviati, dei quali soprattutto si contestano fumi tossici provenienti dall’area su cui sono insediati, fumi veri che peraltro non sono invenzione di alcuno, ma una realtà che è propria di insediamenti in cui c’è una convivenza tra nomadi e malavita organizzata, un fatto su cui l’intera realtà di Tor Sapienza ha cercato di intervenire mediante una collaborazione attiva con i Municipi di riferimento, ma senza essere ascoltati. Da qui l’uso dei mezzi forti e di colpi proibiti, efficaci per farsi sentire ma riprovevoli sotto altri aspetti, soprattutto quando vengono usati toni razzisti da parte dell’attuale comitato di quartiere, che ha ragione nel merito ma che si è servito di strumenti assolutamente non condivisibili.

I problemi di Tor Sapienza e del Morandi sono quelli di periferie abbandonate, dove i cittadini da anni protestano per le condizioni incivili in cui vengono lasciate a causa del comportamento assenteista delle Istituzioni e del loro metodo di falsa democrazia. Le periferie di Roma non vanno trattate come lo sono state finora, soprattutto negli ultimi tempi, e soprattutto da quando manca sui loro territori una rappresentanza politica di base.

Chi scrive questa note rappresenta Tor Sapienza dal 1958 ad oggi e ne è anche lo storico locale con l’assistenza di Rita Mattei che sempre più mi coadiuva nel lavoro di promozione culturale dell’opera omnia di Michele Testa, scrittore antifascista di Tor Sapienza e suo fondatore nel 1923. Ho rappresentato Tor Sapienza non solo come segretario, più volte, della sezione operaia del P.C.I, ma negli organismi di decentramento del Comune di Roma, Delegazione, Circoscrizione e Municipio per più di 30 anni, fino a esserne diventato Presidente della Consulta della Cultura.

Tra l’altro, il sottoscritto aveva la competenza dei Lavori Pubblici al momento della nascita del quartiere Morandi con la costruzione del complesso ATER e ISVEUR e sono testimone che quel quartiere popolare nacque con tutti i servizi immaginabili ieri e oggi, da quelli sanitari (ASL) a quelli Culturali, dalla Biblioteca Rodari al Centro Culturale Morandi, a quelli sociali, il Centro Sociale Anziani. Fu sede della prima Farmacia Comunale di Roma. Fu subito dotata di scuole e fu data una sede a tutte le associazioni culturali di base. Non mancavano poi i servizi commerciali e annonari. I cittadini del Morandi, come altri dell’allora VII Circoscrizione, addirittura beneficiavano della possibilità di approvvigionarsi due volte a settimana al Centro Carni, pagando la merce (5 Kg.) a prezzi di costo, nel più grande Mattatoio d’Europa inaugurato nel 1975. Purtroppo fu sbagliato l’insediamento in quanto gli abitanti delle borgate romane furono trasferite nei nuovi insediamenti popolari con tutti i problemi che si lasciavano alle spalle, disoccupazione, dispersione scolastica, propri del sottoproletariato urbano e di tutti i problemi presenti in tale ceto sociale. E, ai primi accenni di degrado, le Istituzioni diedero l’ordine di trasferimento di quasi tutti i servizi, da quelli culturali a quelli socio sanitari. Insomma, per combattere il degrado, si finì per creare e sistematizzarne uno peggiore. Ovvero, gli eredi delle Giunte Argan, Petroselli non ne furono degni successori. Questa è la politica seguita dalle Istituzioni dopo l’89.

Per ciò che riguarda Tor Sapienza, anch'essa fu fornita di tutti i servizi di quartiere tanto che da borgata di Roma divenne quartiere sempre sotto le Giunte di Sinistra, con tutte le scuole superiori, con un’altra scuola media, con altre scuole materne, con l’asilo nido, con l’impianto sportivo, con un campo nomadi costruito ad hoc, sorvegliato e monitorato.

Dinanzi all'accusa rivolta al Morandi e, più in generale, a Tor Sapienza di essere strutturalmente razzista e fascista, occorrerebbe ricordare le radici antifasciste di Tor Sapienza fondata da Michele Testa che, per aver usato lo strumento cooperativo per fondare il borgo che da Cervara di Roma assunse il nome attuale e, soprattutto, per aver presentato un progetto di riforma agraria dal basso, fu licenziato dalle Ferrovie dello Stato, fu estromesso dalla Cooperativa e, infine, processato dal Tribunale Speciale fascista e confinato a Padula in provincia di Salerno. Per non dire che l’elettorato del quartiere, sia della Tor Sapienza storica e sia del Morandi, era comunista fino a punte dell'80%. Solo che ora è egemonizzato dalla Destra estrema che tenta di strumentalizzare i cittadini facendo loro assumere caratteri antidemocratici.

Per non dire che da sempre la cultura abita a Tor Sapienza per l’opera disinteressata di intellettuali organici che rispondono ai nomi di Sergio Boldini, illustre antropologo, di Massimo Mida, regista di livello nazionale, di Giulio Salierno, il più grande sociologo di sinistra, di Cesare Malagnini, studioso ed esperto di politica internazionale, per non parlare di altri.

A Tor Sapienza è nata la prima Casa della Sinistra dopo l’89 con più di 300 iscritti. A Tor Sapienza è stato condotto una ricerca etno-antropologica sui caratteri, problemi e identità dei cittadini del luogo, ricerca che si è poi protratta per tutta la valle dell’Aniene da Tor Sapienza ad Arsoli, a seguito della quale il sottoscritto ha avuto modo di scoprire l’opera omnia di Michele Testa e soprattutto un Diario in prosa e in versi che è unico nella storia della Letteratura Italiana, ma che non è stato mai pubblicato a causa di un atteggiamento di revisionismo storico praticato anche dall'attuale erede del P.C.I, più propenso talvolta a finanziare un torneo di calcio che un’opera di grande spessore politico, storico sociale ed estetico.

A Tor Sapienza è stato progettato il primo Centro polifunzionale culturale giovanile, approvato all'unanimità dal Consiglio della VII Circoscrizione, ma rimasto nei cassetti impolverati della Circoscrizione e del Comune di Roma, come segno di mortificazione della progettazione fatta in periferia.

Che altro dire? Che le periferie di Roma vanno riscattate e devono acquistare una centralità che finora non hanno avuto; che la partecipazione deve essere effettiva e non solamente consultiva; che la sovranità popolare deve fondarsi su un decentramento di poteri che istituisca governi di cittadini per il governo del territorio e delle sue risorse, soprattutto per la tutela dei Beni Pubblici Comuni che rischiano tutti di essere messi all’asta per pagare debiti non fatti dai cittadini, ma da amministratori incapaci. Ne è un esempio lampante la cessione all’Ama e relativa  messa all’asta del Centro Carni. La sovranità popolare sancita dalla Costituzione non deve essere un mero flatus vocis, ma un potere reale che deve essere restituito ai cittadini.

*Classe 1933, insegnante di filosofia in pensione, presidente emerito dei Centri Culturali Giorgio Morandi e Michele Testa. 

venerdì 9 gennaio 2015

DA OLTRE 30 ANNI A TOR SAPIENZA

L’Associazione Culturale Michele Testa – Tor Sapienza nasce a Roma, nel quartiere Tor Sapienza, nel 1983, con la convinzione che la cultura è uno strumento indispensabile per la crescita e la valorizzazione della persona come dell’intera comunità, e con la volontà di radicarsi nel proprio territorio per favorirne lo sviluppo.
Il suo primo impegno è stato evitare l’abbattimento del Casale Ciocari, posto al centro del quartiere (e poi denominato Casale Michele Testa in onore del fondatore di Tor Sapienza), favorendo la sua ristrutturazione, affinché venissero creati al suo interno, ad opera dell’allora Circoscrizione VII, sia un Centro Anziani che un Centro Culturale, con i quali ha iniziato da subito a collaborare attivamente e, spesso, congiuntamente.
E’ stata, poi, promotrice della valorizzazione dell’identità dei cittadini di Tor Sapienza attraverso un’indagine etnico antropologica a cura dell’antropologo Sergio Boldini che potesse pure ricondursi all'opera letteraria e politico-sociale di Michele Testa.

Ha sviluppato la cooperazione con altre associazioni e enti per la salvaguardia dell’ambiente, in primis con il WWF, organizzando vari corsi e dibattiti di ecologia e biologia sociale. La sua attenzione per l’educazione e la formazione ha portato all'attivazione di altri progetti rivolti ai bambini e ai ragazzi, ma anche agli adulti e agli anziani (tra i principali: Gioventù per la pace, patrocinato dall’ONU; Fiabe e Computer, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Macrobenthos e inquinamento del fiume Aniene, patrocinato dal Comune di Roma).

Ha contribuito alla nascita del gruppo musicale Nuovarmonia (che per primo ha proposto le musiche di Astor Piazzola per soli fiati) organizzando numerosi eventi in collaborazione con la Fundacion Astor Piazzolla di Buenos Aires.

Ha promosso sin dal 1988 l’intercultura, attraverso scambi culturali e collaborazioni con realtà straniere, dalla raccolta di medicinali, giocattoli e vestiario, allo scambio alla pari con famiglie dell’Europa dell’Est.

In collaborazione con il Circolo Tommaso Campanella  e il Prof. Giulio Salierno del C.N.R. ha promosso varie conferenze dibattito (Lo choc del futuro; Conflitti e poteri nell’età della intelligenza artificiale; Razzismo postmoderno; Società, sistemi d’arma e scienza).

Ha organizzato diverse mostre d’arte contemporanea a cui hanno aderito numerosi artisti, tra cui Bruno Canova, Augusto Callegari, Angelo Falciano, Goffredo Godi, Fernando Lopes, Paolo Montalbano, P.P. Pianegiani, Yoshinori Sakai, Lillo Santoro.

Numerosi, nel corso degli anni, i laboratori di lingua italiana per stranieri, poesia, inglese, taglio e cucito, grafica, pittura, ascolto musicale, bioenergetica, danza, consumo critico, ecc., volti al benessere della persona.

Ha promosso la nascita della scuola di percussioni brasiliane Sambamarea, a cura del musicista percussionista Nicola Caravaggio, che ha visto, dal 2004 al 2010, oltre cento persone suonare in orchestra nei principali carnevali nazionali. Da questa esperienza nasce il progetto Sambamarea Juniores, finanziato dalla Provincia di Roma nel 2008.

Ha presentato e vinto al concorso del Comune di Roma nel 2005 “Idee in Comune” il progetto Tor Sapienza “Quartiere d’Arte” volto a coinvolgere l’intero quartiere con artisti provenienti da tutto il mondo in azioni estemporanee. Tale idea è maturata a partire dalla prima edizione del Festival Internazionale Tor Sapienza in Arte, nel 2002, a cura del direttore artistico Carlo Gori.

E’ promotrice della Consulta della Cultura del Municipio Roma 7, collabora costantemente con tutte le istituzioni e, in primis, quelle locali. Ha supportato, inoltre, la nascita dell’E.d.a. locale (per l’educazione permanente degli adulti).

Nel 2007 ha organizzato il primo festival interculturale “Festival dei Mondi” presso il Comune di Fara in Sabina (provincia di Rieti), in collaborazione con il C.S.A.I.I (Centro Sportello Assistenza Informazione Immigrati, D.Lgs 286/98 Distretto Ri3).

Nel Settembre 2008 l’Associazione promuove la Manifestazione La Citta Dadisé realizzata nell’ambito dell’Estate Romana al Parco Madre Teresa di Calcutta (Municipio Roma 7), a cura dell'associazione Argilla Teatri - The Way to the Indies.

Dal 2008 l’Associazione opera nei Centri Sociali Anziani del Municipio Roma4 (ex5) con il progetto “L’infinità del già vissuto per vivere” utilizzando il metodo della MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi (metodo Stefania Guerra Lisi) e partecipa ai principali tavoli sociali del Municipio Roma4 (ex5). 

Promotrice di una petizione popolare per l’acquisizione comunale della ex-fabbrica Fiorucci a Tor Sapienza, occupata da oltre 200 cittadini, italiani e stranieri, denominata Metropoliz, promuove al suo interno azioni di carattere sociale e culturale che vede partecipare adulti e bambini al Carnevale Tor Sapienza 2010, favorendo così un’apertura verso il quartiere. Oggi ospita il terzo museo di arte contemporanea di Roma, il MAAM, il Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz.

Dal 2011 l’Associazione sottoscrive una convenzione con il Municipio Roma5 (ex7) per la gestione delle attività del Centro Culturale Polivalente Municipale Michele Testa.

Entra in contatto con l’Università RomaTre Dipartimenti Studi Urbani, presente anch’essa a Metropoliz, e insieme ad altre associazioni e all’artista Rosa Jijon ottengono un finanziamento dalla Fondazione olandese Bernard Vaan Lear per il progetto Sar Sàn – alle porte della città, rivolto ai bambini rom presenti nei campi attrezzati di zona e ai cittadini di Tor Sapienza. Insieme, promuovono il Gruppo Cucina Meticcia di Metropoliz (catering prodotto da donne di diversa etnia), all’interno di una serata conviviale presso il Casale Michele Testa, in collaborazione con il Centro Sociale Anziani, patrocinato dal Municipio Roma5 (ex7).

Nel maggio 2012 promuove la giornata “Seminare Futuro” per incontrarsi e scambiare visioni e sapori e per reinventare insieme uno spazio di socialità, in collaborazione con il Festival Soul Food, l’Associazione Terra! Onlus, l’Associazione ReOrient e il progetto Sar Sàn, patrocinato dal Municipio Roma7. Per l’occasione è stata riqualificata un’area antistante il Casale Michele Testa ed è stata creata una zona ludica-ricreativa e un orto didattico.

Promuove un corso di lingua italiana per stranieri in collaborazione con ACLI Roma 2012 per offrire gratuitamente ai cittadini migranti la possibilità di incontrarsi e scambiare le proprie esperienze di vita, approfondendo tutto ciò attraverso l’uso della lingua italiana. 
A tal senso, il linguaggio comune da cui si è partito è quello della cultura culinaria dei vari paesi di origine dei partecipanti.
Nel 2012 favorisce la partecipazione dei principali attori socio-culturali al Progetto Re Block, che si dipana nel progetto Urbact della Comunità Europea, a cura dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, per promuovere una profonda riqualificazione dell’area di Tor Sapienza – Zona Morandi.

A promozione delle attività del progetto SàrSan, realizza la Festa d’autunno nell’ottobre 2012, consolidando la centralità territoriale del Casale Michele Testa come luogo ideale della convivenza tra cittadini, famiglie, bambini.
Nasce ufficialmente il Gruppo di Acquisto Solidale Michele Testa – Tor Sapienza, grazie alla collaborazione con l’ass. La Strada e numerosi fornitori di prodotti alimentari biologici tra cui la Coop.Soc. Orto Magico, la Coop. Erranti, Cantina Robertiello).

Per l’occasione si promuove la Banda SàrSan, laboratorio di strumenti musicali con materiali di riciclo. La musica come linguaggio universale e come strumento di convivenza tra persone comuni. 

La banda SàrSan insieme al Circo Teatro SàrSan, hanno animato l’edizione del carnevale di Tor Sapienza 2013, promuovendo una sfilata con i colori dei cittadini migranti abitanti il nostro quartiere, insieme ai bambini rom, peruviani, africani e italiani. L’orchestra di murga argentina MalaMurga ci ha accompagnato durante il corteo festoso.  Abbiamo offerto ai cittadini di Tor Sapienza una visione differente dei migranti abitanti il quartiere, a partire dalla gioia dei bambini nel poter finalmente avere uno spazio in cui creatività, dignità, multiculturalità potessero avere la giusta collocazione ed espressione.

In primavera, insieme al Progetto SàrSan, si promuove di adottare gli spazi aperti del Casale attraverso l’autorecupero, laboratori di giardinaggio per bambini, dibattiti sulle tematiche attuali del quartiere, musica e feste con sapori e saperi del Mondo. In collaborazione in particolare con l’Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento Studi Urbani. Con il progetto SàrSan si realizza un ciclo di seminari informativi sugli approcci innovativi nel coinvolgimento attivo delle nuove generazioni Rom a Roma. In collaborazione con il Municipio Roma7. 

Da questa esperienza, prende sostanza la necessità di realizzare una rete territoriale di sostegno alle politiche di inclusione sociale. Nasce così la Rete Territoriale Roma Est, che vede coinvolti Comitati di quartiere, Associazioni, Cooperative e cittadini per creare le condizioni per il superamento dei campi rom, a sostegno del dialogo e della conoscenza delle persone.

A giugno 2013, insieme al Progetto SàrSan, il Centro Culturale propone la festa SàrSan, che consolida le buone pratiche di convivenza civile tra persone. Per l’occasione abbiamo recuperato una ex pista di pattinaggio, restituendola come spazio comune ai cittadini.

A sostegno del G.A.S. Michele Testa – Tor Sapienza, ad un anno dalla sua costituzione, il Centro Promuove il Mercatino di Natale 2013 in cui i principali fornitori di alimenti biologici incontrano i soci e i cittadini di Tor Sapienza. 

In collaborazione con la Biblioteca del Teatro Biblioteca Quarticciolo, insieme ai Centri Culturali Municipali Giorgio Morandi e Michele Testa, all’interno della rassegna “Guerra e Pace” a cura della Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea, si è tenuto l’incontro pubblico con i rifugiati politici del Municipio Roma5, in occasione dello spettacolo “L’Odissea dei ragazzi” a cura della regista Laura Scignano. 

Dallo scambio tra ragazzi rom, americani e italiani sui propri sogni e sulla casa che vorrebbero, nasce il progetto fotografico “There’s no place like home – Casa dolce casa”, insieme alla Washington University, al laboratorio di Arti Civiche Università degli Studi Roma Tre e al laboratorio Video “Hedja Chejalen”.

Come Rete Territoriale Roma Est abbiamo chiesto all’Associazione Popica Onlus, aderente alla Rete stessa perché impegnata da anni sulla tematica Rom e sul riuso e riciclo, di farsi portavoce della campagna “Trashure – Roma Recycling Market”. Le associazioni in rete sono: Rete O.N.U., Occhio del Riciclone, CHID-Students (University of Washington), LAC Università di Roma Tre, Centro Culturale Michele Testa, Coordinamento Associazioni di Colli Aniene “NOI ROMani”, Parrocchia Santa Bernadette Soubirous.

In collaborazione con Terra!onlus e Popica onlus, con il finanziamento dell’8x1000 della Chiesa Valdese, è attivo il laboratorio “Seminare RappORTI”, l’orto urbano come luogo di convivenza e tolleranza, insieme per disegnare una città migliore. A dicembre sempre al casale Michele Testa, insieme anche all’Ass. La Strada, all’ASD Incorporartes, alla Coop.Soc. Orto Magico, abbiamo ospitato la presentazione finale del progetto “A scuola di Mondo” a cura di Popica onlus alla presenza dei rappresentanti dell’Ufficio 8x1000 della Chiesa Valdese.


Nell’ambito delle iniziative municipali per il Carnevale 2015, i due Centri Culturali di Tor Sapienza, il Giorgio Morandi e il Michele Testa, ospitano il progetto “Carnevale a Tor Sapienza 2015” a cura dell’Ass. Argilla Teatri – The Way to the Indies. Presso i due Centri, da sabato 17 gennaio a domenica 15 febbraio, si svolgeranno una serie di laboratori per la costruzione di maschere, spettacoli di artisti circensi e concerti di musica popolare italiana, coinvolgendo i bambini delle scuole e i cittadini del territorio. 

Essere oggi eredi responsabili di chi, prima di noi, con dedizione profonda, ha portato avanti come valori fondanti, il rispetto della diversità, la tutela delle persone più deboli, la giustizia sociale, il valore dell'arte come potente catalizzatore e trasformatore di energia, significa non essere “smemorati” e comportarsi coerentemente e nel rispetto degli stessi valori, nella continua ricerca del benessere dell'altro in correlazione al proprio. Per un bene-stare collettivo!

Nicola Caravaggio
(Presidente Associazione e Centro Culturale Michele Testa)